Macchine del tempo, clima, Genova: le mappe della settimana

Mappe e tempo. Historypin è un progetto per ricostruire la storia dei luoghi attraverso fotografie e video da collegare con strade, piazze, edifici. È come entrare in una macchina del tempo. E affacciarsi da una finestra sul passato, con uno sguardo sul presente. Il tour è un’occasione per vedere la sovrapposizione tra due epoche nei medesimi luoghi. Qui un esempio a New York.

Confini flessibili. Una mappa storica mostra i confini dal 2000 avanti Cristo fino a oggi: basta selezionare il luogo e l’epoca. Ecco Randymajors.

Genova. Il Corriere della Sera e Repubblica ricostruiscono le mappe del G8 nel capoluogo ligure, dieci anni fa.

Mappe del clima. La “Union of concerned scientists” ha pubblicato una cartina digitale: segnala i primi luoghi che, secondo le rilevazioni dei ricercatori, risentono del mutamento climatico. Sono “hotspot”, punti caldi da tenere sotto osservazione.

Aids in Italia. Il blog OpenData evidenzia le città e le province più colpite: dai dati emerge la prevalenza nelle regioni settentrionali, anche se in via di riduzione nel tempo.

Primo piano. Alcuni reporter del quotidiano inglese News of the World hanno assoldato un investigatore privato per attività di pirateria digitale, come la lettura degli sms di un cellulare senza il consenso dei proprietari. Le indagini sono in corso da anni, ma di recente è arrivata un’accelerazione improvvisa, come racconta un’infografica del New York Times. Rupert Murdoch, fondatore del gruppo NewsCorp che ha nel suo portafoglio anche News of the World, ha chiuso il quotidiano: il suo direttore all’epoca degli atti di hacking, Rebekah Brooks, ha rassegnato le dimissioni come amministratore delegato di News International, la divisione dedicata ai giornali britannici di News Corp. Altri hanno scelto di licenziarsi. La mappa del New York Times è utile per orientarsi.

Piattaforme emergenti. Internet of things è un’estensione al mondo degli oggetti delle connessioni digitali, ad esempio attraverso sensori per rilevare in tempo reale il movimento, come accade con gli smartphone. Qui un’infografica rappresenta lo scenario. È ormai celebre la previsione di Cisco che stima 50 miliardi di oggetti collegati con l’”internet delle cose” nel 2020.

(image credits: ucs)

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